La prevenzione dei tumori femminili

la prevenzione dei tumori femminili

a cura della fondazione Airc per la ricerca sul cancro

A Ottobre si svolge la campagna Nastro Rosa AIRC dedicata alla prevenzione e alla raccolta fondi per sostenere la ricerca sul tumore al seno. Le misure che possono essere adottate al fine di limitare il rischio di ammalarsi di tumori femminili sono diverse: vediamole insieme.

L’infanzia e l’adolescenza

La prevenzione delle malattie che insorgono in età adulta, tra le quali i tumori, deve iniziare dall’infanzia: è in questa fascia di età che occorre apprendere le buone abitudini che consentono di mantenerci in salute. Per esempio, è importante che i bambini imparino che l'eccessiva sedentarietà è decisamente nociva per il nostro organismo. 

Durante l’adolescenza è bene astenersi dall'abitudine al fumo, assai comune tra i giovanissimi; è poi compito dei genitori proteggere figlie e figli dai tumori legati alle infezioni da virus del papilloma umano aderendo alle campagne vaccinali rivolte a tutti i ragazzi e le ragazze al compimento del dodicesimo anno di età.

Tra i 20 e i 40 anni

Tra i 20 e i 40 anni i tumori femminili costituiscono una rarità. È però l'età giusta per fare prevenzione, mantenendo le sane abitudini acquisite durante l’infanzia e l’adolescenza, oppure modificando gli stili di vita poco salutari. 

Per quel che riguarda gli screening, è bene ricordare che il pap-test va eseguito fin dalla maggiore età, anche se si è vaccinate contro l’HPV. La cadenza consigliata è biennale, a meno che non si combini il test classico con la ricerca del DNA del virus HPV. In questo caso, se l’infezione risulta assente, lo screening può essere ripetuto dopo cinque anni.

Tra i 40 e i 50 anni

È tra i 40 e i 50 anni che si registra un aumento dell'incidenza dei tumori femminili. In particolare, è in questa fascia di età che si verifica il fisiologico aumento di peso legato ai cambiamenti ormonali che precedono la menopausa. Per quel che riguarda gli screening, valgono le stesse raccomandazioni della fascia 20-40 anni.

Tra i 50 e i 60 anni

Dopo i 50 anni si verifica un picco di incidenza dei tumori femminili e per questo fare prevenzione e mantenere stili di vita salutari diventa assolutamente fondamentale. In questo decennio nella maggior parte dei casi sopraggiunge la menopausa, un cambiamento importante per il corpo femminile. Nell’ambito degli screening, secondo le raccomandazioni internazionali, dopo i 50 anni è opportuno iniziare a eseguire la mammografia che, in assenza di segni di malattia, va ripetuta ogni due anni.

Oltre i 60 anni

In questa fascia di età non deve diminuire l’enfasi sulle misure di prevenzione. Con l’avanzare dell’età aumenta infatti il rischio di ammalarsi di tumore, perché si tratta di una malattia legata all’invecchiamento. Diventa quindi essenziale puntare alla diagnosi precoce. Sono indispensabili le visite regolari dal proprio medico, il pap-test, la mammografia e i controlli, per esempio in caso di comparsa di sintomi o di modificazioni della pelle, della consistenza del seno o della funzione intestinale.

Un tumore diagnosticato nelle fasi iniziali, anche in una persona molto anziana, può essere infatti curato più efficacemente.

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