Il viaggio di un farmaco

di Martina Carosio

Oggi vi voglio raccontare una storia di avventura. Non è poi una gran novità: se ci riflettete, tutte le storie parlano di avventure. A cominciare dalle fiabe più note, in cui il protagonista deve affrontare numerose peripezie per raggiungere l’oggetto dei suoi desideri, fino ad arrivare nella nostra quotidianità, in cui ogni giorno ci spostiamo, viaggiamo, cambiamo. Allo stesso modo tutti gli oggetti che ci circondano, anche quelli più piccoli e insignificanti, hanno compiuto tragitti più o meno lunghi prima di trovare rifugio nelle nostre case. Sono certa che, se solo sapessimo ascoltarli, potrebbero intrattenerci con racconti ricchi di suspence.

Vi invito perciò a voltarvi e a indirizzare l’attenzione alla piccola scatola colorata che tenete riposta nel vostro armadietto dei farmaci. Come tante altre insieme a lei, quella confezione ha dovuto intraprendere un lungo viaggio prima di esser riposta nel cassetto della farmacia da cui, con gesti attenti e carichi di premura, il farmacista l’ha prelevata, affidandola alle vostre cure. Chiudete gli occhi e preparatevi a conoscere la sua storia: una storia di partenze e di arrivi, di attese e di addii. È la sua storia, ma in fondo parla a tutti noi.

Il nostro racconto si apre in un grande magazzino, a Pianezza. Certo, potreste pensare, questo non è il teatro più adatto per ospitare una grande avventura. In realtà non è del tutto vero: non se il magazzino in questione è tutt’altro che un luogo grigio, polveroso e stipato di merce alla rinfusa. Appena entrata vengo accolta dal dottor Paolo Mortara, Direttore tecnico del magazzino, che proprio come un menestrello, mi accompagnerà per tutta la durata della visita descrivendomi le caratteristiche del luogo in cui ci troviamo.“Il magazzino centrale rappresenta il polmone delle Farmacie Comunali. Qui vengono conservati migliaia di prodotti, in modo da assicurare un efficace rifornimento a tutte le nostre farmacie. Il magazzino è caratterizzato da due aree: una in cui ci si occupa di approvvigionare le farmacie, e la seconda che corrisponde alla zona deputata alla vendita all’ingrosso”. Guidata dalle parole del dottor Mortara, mi guardo intorno: mi circondano diverse centinaia di
scaffali, in cui si trovano i prodotti che possiamo reperire nelle farmacie.
“Il magazzino è caratterizzato da 36 corsie che vengono percorse ogni giorno, più volte al giorno, per allestire i tre giri di consegne che consentono di rifornire quotidianamente i punti vendita. Si tratta di un sistema ottimizzato: ovviamente non sono il solo a occuparmi di questa ingente mole di lavoro, ma collaboro con altre quattro persone che svolgono la mansione di magazziniere. I farmaci occupano una precisa posizione nelle varie corsie, ordinate secondo un sistema numerico crescente, dalla 1 alla 36”.
Ogni prodotto presente sugli scaffali sembra come assopito, in preparazione al tragitto che dovrà affrontare per raggiungere una delle farmacie comunali. Tutt’altra atmosfera si respira nel resto del magazzino, dove il ritmo di lavoro è assai frenetico.

“Durante la mattina, tra le 8.30 e le 14.30, occorre allestire gli ordini che ci vengono recapitati dalle varie farmacie. Ogni ordine viene allestito manualmente: i prodotti richiesti sono già elencati in ordine di posizione, cosicché lo stoccaggio risulta notevolmente semplificato, anche se ciascun operatore deve percorrere le corsie più volte per reperire la merce necessaria. Si tratta di una fase piuttosto faticosa, anche dal punto di vista fisico. Gli ultimi prodotti da prelevare, chiaramente, sono quelli contenuti all’interno della cella frigo per evitare il deterioramento”.
A questo punto le farmacie ricevono i prodotti grazie al vettore incaricato. Si tratta di un servizio importantissimo per la clientela perché il paziente deve avere la certezza di trovare i farmaci di cui necessita.

“Nella seconda parte della giornata i prodotti vengono invece recapitati dai fornitori. È altrettanto importante che la merce venga immediatamente riposta sugli scaffali, in maniera precisa e ordinata. Questa impostazione di lavoro ci permette, da un lato, di facilitare l’allestimento dei successivi ordini, dall’altro si tratta di una forma di rispetto nei confronti dei prodotti che maneggiamo: non dimentichiamo che i farmaci, molto spesso, sono in grado di salvare la vita delle persone. Anche per questo motivo il magazzino centrale deve rispettare tutta una serie di misure di sicurezza, obblighi e adempimenti, quali il controllo della temperatura e il corretto funzionamento dei sistemi di allarme, che vengono verificati periodicamente dagli organi NAS e ASL. In questo modo si assicura sempre che il farmaco venga conservato con le giuste accortezze, senza incorrere nel rischio di deteriorare i prodotti”.

Continua il dottor Mortara “Una particolare attenzione viene riservata anche al sistema di scadenze. Ogni 4 mesi i prodotti vengono controllati e viene annotata la data di scadenza, in modo tale da avere sempre sotto controllo tutta la merce stoccata in magazzino. I farmaci prossimi alla scadenza vengono rimossi dagli scaffali e riposti in un’area ben delimitata”. Nel magazzino centrale di Pianezza è un po’ come se uomini e farmaci fossero uniti da un filo
invisibile, indissolubilmente legati gli uni agli altri. Entrambi pronti ad affrontare viaggi, traversie, fatiche, ma guidati da un unico scopo condiviso: assicurare il benessere di ciascuno di noi.

Riuscite a immaginare una storia più avventurosa di questa?