La scoliosi: una patologia vista di profilo

scoliosi

di Nadine Perretti e Simone Boglione

La scoliosi si presenta come un’alterazione della spina dorsale che determina una torsione dei corpi vertebrali in grado di provocare una o più curvature. Tale alterazione comporta, a livello visivo, un’asimmetria della schiena più o meno evidente.
In un primo momento lo specialista ricerca una deformità del dorso caratterizzata dalla presenza di una protuberanza posteriore, il cosiddetto “gibbo”, anche se la diagnosi deve essere effettuata tramite un esame radiografico.

Nell’80% dei casi le scoliosi sono a insorgenza sconosciuta, perciò esse vengono definite scoliosi idiopatiche, mentre nel restante 20% dei casi sono di carattere congenito o secondario a eventi di vario genere. Per quanto riguarda le scoliosi idiopatiche, la loro comparsa avviene durante il periodo puberale, in cui è maggiore il livello di secrezione ormonale che favorisce l’accrescimento osseo. Intervenire tempestivamente è di fondamentale importanza dal momento che in questa fase è possibile adottare diverse strategie in grado di contrastare l’aggravamento di tale condizione.

Sebbene il trattamento si diversifichi principalmente in base alla tipologia di scoliosi, è bene sottolineare che la pratica del nuoto come kinesiterapia è sconsigliata. Dal momento che la scoliosi provoca asimmetrie morfologiche della spina dorsale, uno sport simmetrico come il nuoto finirebbe per tonificare il lato in cui si sviluppa la curva (convessità), mentre il lato opposto (concavità) continuerebbe a rimanere debole e atrofico.
Più in generale sarebbero da evitare tutti gli sport che mobilizzano eccessivamente la colonna, come la danza classica, la ginnastica artistica e la ginnastica ritmica.

L’ideale sarebbe eseguire una ginnastica correttiva studiata su misura che rivolga la propria attenzione alla muscolatura ipotrofica e che, contemporaneamente, allunghi e mantenga elastica la componente muscolare ipertonica, così da ridurre le asimmetrie e conferire equilibrio alla schiena nel modo più armonico possibile.

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