I vaccini anti-Covid19 sono efficaci anche nei pazienti oncologici?

I vaccini Covid sui pazienti oncologici

a cura della fondazione AIRC per la ricerca sul cancro

I dati presentati durante il congresso della Società europea di oncologia medica riportano che, se si ammalano di Covid-19, i pazienti oncologici corrono rischi maggiori rispetto a persone della stessa età; se vaccinati, invece, si mettono al riparo dalle conseguenze peggiori della malattia.

Per valutare fino a che punto il Covid-19 mette in pericolo la vita dei pazienti oncologici, sono stati analizzati alcuni registri internazionali. I dati raccolti provano che le diagnosi di  tumore in crescita attiva o in stadio avanzato e conseguente esposizione alla chemioterapia determinano un aumentato rischio di contrarre una forma grave dell’infezione da SARS-CoV-2Analizzando i numeri, si è scoperto che i pazienti sottoposti a cure oncologiche e ricoverati per infezione da Coronavirus  presentano un rischio di morte 5 volte più alto rispetto ai coetanei affetti da Covid ma non malati di cancro. 

Gli studi presentati durante il congresso hanno però anche dimostrato che l’efficacia dei vaccini nei pazienti oncologici è simile a quella di chi non è colpito dal cancro. In una ricerca sponsorizzata da Pfizer-BioNTech, l’efficacia del vaccino è risultata, in entrambi i casi, superiore al 91%. Uno studio indipendente sul vaccino Moderna, condotto dall’University Medical Center Groningen, in Olanda, ha registrato che dopo due dosi di vaccino si raggiunge un livello di anticorpi anti-SARS-CoV-2 considerato protettivo per il 99,6% degli individui senza tumore, il 93,1% dei pazienti con tumore solido trattato con l’immunoterapia, l’88,8% di quelli trattati con una combinazione di chemioterapia e immunoterapia e l’83,8% di quelli curati con la chemioterapia.

Da sottolineare il fatto che, oltre a dare prova dell’efficacia dei vaccini, tutti questi studi hanno dimostrato che i vaccini sono sicuri e che la frequenza e il tipo di eventi avversi nei pazienti oncologici non sono diversi da quelli riscontrati nella popolazione generale.

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