Nella tana del coniglio

nella tana del coniglio

di Ombretta Rubicondo

Il coniglio è un roditore timido, affettuoso e socievole, che si adatta perfettamente all’ambiente domestico e alla presenza di bambini. Occorre però imparare i fondamenti per una convivenza armoniosa: per prima cosa è bene sapere come prenderlo in braccio e insegnarlo ai propri figli, soprattutto quando sono molto piccoli.
In secondo luogo, non va dimenticato che il coniglio non ama essere sollevato da terra; meglio piuttosto prenderlo per la collottola, con un braccio o una mano sotto le zampe posteriori in modo da preservarlo delle cadute.

La gabbia non costituisce il suo habitat naturale, perciò bisogna lasciarlo libero di muoversi e di giocare, avendo cura di mettere al riparo prese e cavi elettrici. Tenerlo isolato, infatti, lo sottoporrebbe soltanto a un aumento dei livelli di stress.
E ancora, per favorire la limatura dei denti sono disponibili pietre alimentari da rosicchiare a base di carote o bastoncini di mais. I conigli si nutrono prevalentemente di fieno e di erba, ma possono mangiare anche frutta e verdura in quantità misurate: il fine è quello di evitare fastidiosi fenomeni di fermentazione o un eccessivo aumento di peso. Non è inusuale, infatti, che si presentino problematiche del tratto intestinale, perciò esistono in commercio alimenti veterinari specifici per riequilibrare le funzioni digestive e il transito intestinale, formulati con fieno, probiotici e piante medicinali oppure a base di pasta di malto, utile per evitare la formazione delle palle di pelo. Queste ultime costituiscono un pericolo per il coniglio in quanto l’animale non è solito rigurgitare il pelo che dunque può causare importanti fenomeni di ostruzione intestinale.
Infine, la lettiera e le ciotole messe a disposizione con acqua e cibo vanno pulite tutti i giorni e disinfettate con una buona frequenza, in modo da proteggere il coniglio da possibili infezioni. Non va presa in considerazione l’idea di scongiurare questa eventualità utilizzando antiparassitari in quanto, al contrario, potrebbero causare intossicazioni.

Per leggere l’articolo completo clicca qui

Seguici anche su Facebook e su Instagram!