Condizioni di stress durante l’infanzia e l’adolescenza

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di Rossella Borneo 

Lo stress è una condizione che viene in genere associata agli adulti: il lavoro e la famiglia, infatti, possono metterci a dura prova, soprattutto in una società, come quella attuale, che ci costringe a ritmi frenetici e richiede una sempre maggiore efficienza. 

Tuttavia, è possibile riscontrare condizioni di stress, a volte sottovalutate e poco considerate, anche nell’infanzia e nell’adolescenza.

Situazioni familiari complesse, in cui si verificano, per esempio, conflitti, forme di violenza (subita e/o assistita), malattie del bambino e/o dei genitori, o condizioni sociali di disagio possono sottoporre i bambini a forte stress, che si manifesta con reazioni emotive, diversificate in base alla fase di sviluppo e al temperamento individuali.

Riconoscere il disagio psicologico in un minore non è semplice: aggressività, difficoltà nel processo di separazione oppure elevata tolleranza alla frustrazione sono alcuni dei segnali utili per identificarlo. Risulta importante che, in un momento di disagio, gli adulti svolgano una funzione di contenimento per il bambino, garantendogli disponibilità all’ascolto e all’espressione delle emozioni.

In adolescenza, la fase per eccellenza più ricca di cambiamenti, è possibile altresì riscontrare alcuni campanelli d’allarme che è bene non trascurare, quali difficoltà o disturbi del sonno, disturbi gastro-intestinali, dolori muscolari, forti sbalzi d’umore. Essere attenti e accogliere un disagio psicologico può aiutare a prevenire successivi sviluppi di problematiche che minano il benessere della persona.

Tra le più comuni fonti di stress per un adolescente si riscontrano:

  • ansia da prestazione, per le esigenze sempre più pressanti di una società in cui si aspira alla perfezione; 
  • ansia per un futuro incerto; 
  • problematiche con il proprio corpo; 
  • perdita di una persona cara.

Negli ultimi anni, inoltre, sono stati riscontrati casi di ragazzi che presentano disagi correlati alla pandemia da Covid-19, riguardanti soprattutto la sfera delle relazioni sociali.

D’altro canto, l’adolescenza è una fase della vita caratterizzata da molteplici cambiamenti; in questo periodo il cervello, che alla fine dell’infanzia raggiunge un picco di densità con un gran numero di neuroni e sinapsi, effettua una vera e propria modifica strutturale per migliorare la propria efficienza nell’elaborazione delle informazioni: avviene cioè una “potatura” sinaptica, anche definita pruning.

Il trambusto che si crea nel cervello dell’adolescente è finalizzato al passaggio da un cervello con molti neuroni poco connessi ad un con meno neuroni integrati in circuiti ben collegati. (S.Pierantoni, 2020)

Il paragone con il mondo vegetale risulta particolarmente azzeccato dal momento che nel cervello di un adolescente avviene qualcosa di assai simile alla potatura delle piante, utile a eliminare le parti più deboli e far fiorire al meglio quelle più importanti.

In una fase così delicata e fragile, risulta di fondamentale importanza il momento del riposo e le ore di sonno, proprio perché una parte del pruning avviene quando il cervello può dedicare maggior tempo a tale attività. Per contro, una delle problematiche ricorrenti negli adolescenti è correlata alla difficoltà di dormire e riposare; secondo l’APA – American Psychological Association “il 32% degli adolescenti tra i 13 e i 17 anni riporta di rimanere sveglio durante la notte a causa dello stress”, e tra gli adolescenti con alti livelli di stress “il 43% dichiara di non riuscire a dormire bene a causa di una “mente agitata” e di non sentirsi riposati”, (2020, Cappelluccio R.).

Inoltre, l’adolescente affronta contemporaneamente una fase di crescita e di creatività ma anche un momento di estrema vulnerabilità, che lo portano a vivere le emozioni in modo amplificato; Qualsiasi situazione viene vissuta come un pericolo, uno shock o un forte stress, determina reazioni istintive che bypassano la valutazione razionale. (2020, S.Pierantoni)

Nel cervello dell’adolescente non è ancora completo lo sviluppo della corteccia prefrontale, sede del controllo e della regolazione degli impulsi, e pertanto prende il sopravvento il sistema limbico, che media il bisogno di gratificazione immediata, ovvero dell’irrazionalità. Avviene, in questo periodo, l’esplorazione del mondo esterno con la ricerca dell’approvazione da parte dei propri pari.

Le neuroscienze contribuiscono ogni giorno di più a comprendere il funzionamento cerebrale del bambino e dell’adolescente e quanto sia di fondamentale importanza far sì che, a livello preventivo, queste fasi delicate siano affrontate al meglio.

Il Ministero della Salute nelle sue linee guida per affrontare e gestire lo stress, consiglia di:

  • svolgere attività fisica;
  • concedersi le ore di sonno e riposo necessarie per ogni fase della vita;
  • dare il giusto spazio alle relazioni sociali, con le persone alle quali si preferisce dedicare le proprie attenzioni;
  • seguire una corretta alimentazione;
  • dedicare del tempo a se stessi per fare ciò che si preferisce (lettura, musica, scrittura, disegno, ecc.).