Prendersi cura dei propri denti

denti

di Vanessa Ricciardi

Le sane abitudini si apprendono fin da piccoli e mantenere una corretta igiene orale rientra senza alcun dubbio tra queste: è fondamentale, infatti, che i bambini imparino a lavarsi correttamente i denti fin dai primi anni di vita ed è compito dei genitori guidarli e dare loro il giusto esempio, in modo da renderli autonomi sia fuori che dentro casa. 

Gli esperti consigliano ai neo-genitori di pulire le mucose orali del lattante, dopo le poppate, aiutandosi con una garza asciutta avvolta intorno al dito, passandola delicatamente sulle gengive. I denti da latte compaiono normalmente dopo il sesto mese, ma la dentizione del neonato è presente già in precedenza sotto le gengive, per tale motivo, prendersene cura costituisce il primo importante passo da compiere per assicurarsi una sana crescita dei denti.

I denti da latte, noti come denti primari, compaiono tutti entro i tre anni e iniziano a cadere intorno ai sei, con la contemporanea crescita dei denti permanenti che erompono per la maggior parte entro i tredici anni. 

 Dall’eruzione del primo dentino è possibile utilizzare uno spazzolino, di piccole dimensioni e con setole morbide, e un dentifricio adatto alla fascia d’età; la quantità potrà essere aumentata gradualmente partendo da una dose pari a un chicco di riso fino a raggiungere quella di un pisello verde (pea-size). Si consiglia di optare per un dentifricio arricchito con fluoro, nel caso il pediatra o il dentista non abbiano già consigliato un’integrazione di fluoro in gocce da somministrare quotidianamente per via orale: in caso contrario, è opportuno prediligere un dentifricio privo di fluoro. Questo elemento rende il dente più forte e crea uno scudo contro l’attacco dei batteri, rendendo loro più difficile bucare lo smalto e dare origine alle temibili carie. Ricordiamo infatti che la placca batterica è sempre in agguato e può portare a conseguenze più gravi come carie, gengiviti e tartaro. Tuttavia, il fluoro deve essere assunto nelle giuste dosi, poiché un suo eccesso può risultare nocivo e causare fluorosi, una patologia che si manifesta con macchie dello smalto. Le linee guida disponibili e consultabili da tutti sul sito del Ministero della Salute raccomandano l’utilizzo di dentifrici a base di fluoro a partire dai sei mesi fino ai sei anni, con una concentrazione di 1000 parti per milione (ppm). In seguito, fino ai dodici anni, si può utilizzare un dentifricio per adulti, con una concentrazione di fluoro pari a 1450 ppm, mantenendo sempre la “pea size”. Dai dodici anni in su la quantità di dentifricio può aumentare, fino a coprire l’intera superficie dello spazzolino. Gli integratori a base di fluoro, invece, devono essere sempre prescritti dal pediatra e solitamente ciò avviene nei casi di oggettiva difficoltà alla somministrazione locale di fluoro tramite dentifricio, oppure nei casi in cui si richieda una fluoroprofilassi aggiuntiva nei bambini che presentano un elevato rischio di carie. Proprio per questa ragione è importante che il bambino prenda confidenza con la figura del dentista, dal quale è opportuno effettuare controlli periodici ogni sei mesi fino alla comparsa dei primi dentini.

Durante i primi tre anni di vita del bambino sono normalmente i genitori a prendersi cura dell’igiene orale dei propri figli. uccessivamente, però, tocca proprio a loro imparare a farlo in autonomia e almeno tre volte al giorno, ovvero dopo ogni pasto, sempre sotto la supervisione dei genitori o comunque di un adulto, che, oltre a vigilare che il bambino esegua correttamente le manovre di spazzolamento, può dare il buon esempio lavando loro stessi i denti insieme al proprio figlio e trasformando tale abitudine in un momento di condivisione e gioco. Per facilitare l’arduo compito ai genitori si suggerisce di scegliere uno spazzolino colorato e accattivante,  che per esempio ritragga i personaggi dei cartoni preferiti, e optare per un dentifricio che abbia un gusto gradevole per il bambino. In farmacia si trova solitamente un ampio assortimento di questi prodotti, compresi anche spazzolini che si illuminano lampeggiando per due minuti, per scandire il tempo necessario a uno spazzolamento utile ed efficace, e spazzolini elettrici adatti ai bambini, con tecnologia roto-oscillante, i migliori secondo gli esperti e utilizzabili a partire dai tre anni. Questi ultimi sono anche dotati di una vibrazione intermittente, per ricordare di cambiare quadrante della bocca, e di una vibrazione più lunga, per segnalare lo scadere dei due minuti. 

Nella scelta dello spazzolino da acquistare i genitori vengono guidati dalle case produttrici tramite l’indicazione sulla confezione esterna della fascia d’età a cui è dedicato il prodotto: rispetto a quello utilizzato dai sei mesi ai due anni, lo spazzolino adatto fino ai quattro anni deve essere in grado di raggiungere anche i denti decidui, i molari che si trovano nella zona della bocca più difficile da raggiungere. Successivamente, dai quattro ai sei anni, periodo in cui compaiono i denti permanenti, è fondamentale intraprendere un’instancabile lotta contro le carie, principale nemico della bocca dei bambini che, a questa età, cominciano a mangiare più alimenti dolci e ricchi di zuccheri, che favoriscono la formazione della carie. Risulta dunque fondamentale porre un freno al consumo smodato di questi prodotti: gli adulti prima di tutti devono assumere piena consapevolezza dell’impatto dell’alimentazione sulla salute orale e generale dei più piccoli.